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Disegno di legge S1861

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VIVA L'ITALIA

Immagine degradata della Sacra Sindone

Immagine degradata della copertina del libro di Vittorio Messori

Immagine degradata della copertina del libro del Papa

Immagine degradata della copertina del libro di Camillo Ruini

Immagine degradata del golfo di Napoli

Immagine degradata di Venezia

Immagine degradata della Basilica di San Pietro

Immagine degradata della Pietà di Michelangelo

VIVA L'ITALIA - Viva la SIAE- via il Copyright

L'Italia dell'aborto, del divorzio e dell'eutanasia.

Viva l'Italia degradata!

(.)

Interessante intervista al Cardinale Camillo Ruini vicario del Papa a Roma, su La7 nel programma "Otto e mezzo", in merito al problema dell'aborto.

Moratoria sull'aborto. Il cardinale Camillo Ruini esprime il pensiero cristiano in merito al problema dell'aborto, alla luce della fede.

Alla fine, il cardinale rispondendo a Giuliano Ferrara sulla domanda: "In che senso l'umanesimo cristiano afferma e quali ne sono le conseguenze che l'uomo non è un animale qualsiasi, ma è un animale speciale?", dice: "L'uomo trascende la natura e ciò emerge dalle capacità dell'uomo, da quello che l'uomo sa fare, dalla creazione della cultura, dalla capacità di scelta e responsabilità etica che l'uomo ha e dalle capacità di creazione artistica , nonché dalla forza e dal rigore del pensiero logico."

Amore per il Papa

Voglio fare un commento in merito alla vicenda dell'apertura dell'anno accademico presso l'Università La Sapienza di Roma, dove il Rettore dell'Università ha invitato il Papa per tenere un discorso di apertura, ma l'invito è stato contestato da diversi professori che hanno scritto al Rettore una nota di protesta, seguita poi dalla contestazione di diversi studenti universitari che hanno voluto occupare il Rettorato per manifestare il loro dissenso alla visita del Santo Padre.

Alla base della contestazione vi è un discorso del Papa fatto quando era ancora cardinale, forse mal interpretato, dove l'allora Cardinale riportava la frase di un filosofo agnostico in cui diceva che la sentenza della Chiesa nei confronti di Galileo era giusta e razionale.

In seguito alla forte contestazione nata da quel discorso e probabilmente anche da alcuni concetti sulla scienza espressi dal Papa nell'ultima Enciclica, mal compresi, il Papa ha deciso di annullare la visita alla Sapienza per la data prevista, creando così la soddisfazione degli studenti radicati su posizioni più laiche e agnostiche e il rammarico di tanti altri studenti cattolici che si vedono perdere una occasione di confronto in merito ai temi della fede e della scienza.

Ma quello che secondo me più sconcerta è la mancanza di amore nei confronti del Papa. Un popolo che vuole definirsi cristiano, cresciuto e maturato sull'insegnamento di Cristo, se vuole essere cristiano e riconoscersi in Gesù deve amare l'uomo a cominciare dal più debole per finire al più forte, senza distinzioni. Il Papa è un uomo che va amato non tanto perché è il Papa, il vicario di Cristo, ma perché è un uomo, seppure con i suoi difetti. Il Papa è sempre un uomo che rappresenta i valori cardine del cristianesimo: amore, carità, misericordia, perdono e va amato e accettato per amore verso Gesù e verso Dio, perché è stato Gesù ad insegnarci quei valori. Trattarlo nella maniera in cui è stato trattato, manifestando apertamente una posizione di rifiuto nei confronti della sua persona e di quello che rappresenta, dimostra, a mio avviso, soltanto tanto egoismo, arroganza e soprattutto ignoranza, ponendo professori e studenti sullo stesso piano della Chiesa ai tempi di Galileo.

Occorre andare oltre, aver fiducia in ciò che si crede e saper affrontare un vero dibattito a viso aperto e non chiudersi in se stessi, per non ascoltare una voce che si fa, in fondo, portatrice dell'insegnamento di Gesù.

Chi ha fede non ha paura. Chi crede nella scienza e nel progresso tecnologico non deve aver paura dell'uomo o del Papa e di ciò che quell'uomo rappresenta. Se credi veramente nella scienza, nei suoi valori e princìpi, non devi aver paura se qualcuno sembra apparentemente professare insegnamenti in contraddizione con i valori in cui credi. Così è per la fede e per i valori del cristianesimo.

Gesù invitava i suoi discepoli a non aver paura dell'uomo, ma a temere Dio. Un vero cristiano non ha paura dell'uomo. Se un cristiano teme l'uomo oppure, per esempio, teme il malvagio, teme il diavolo, il peccato, vuol dire che non crede nei valori del cristianesimo e in definitiva non crede in Dio, perché Dio ha sconfitto il diavolo e il peccato.

Così, se un uomo di scienza teme l'uomo oppure, per esempio, teme il mago, teme il superstizioso, il religioso, dimostra, secondo me, di non credere nei valori della scienza e, in definitiva, dimostra di non aver fede in se stesso.

Se vogliamo essere veri cristiani e anche veri laici non dobbiamo aver paura di amare e in particolare non dobbiamo aver paura di amare e accogliere il Papa. Possiamo anche criticare il Papa, se ci pare contraddire i valori del cristianesimo, ma non possiamo non accoglierlo e non rispettarlo, mettendolo in condizione di sentirsi a disagio e rifiutato.

Per cui esprimo la mia solidarietà nei confronti del Papa, ricordandogli che i veri discepoli di Gesù sono perseguitati e rifiutati come lo è stato Gesù.

Update: Video per la giornata di solidarietà per il Papa voluta dal Cardinale Camillo Ruini:

Odifreddi e i cristiani

Sto leggendo il libro di Piergiorgio Odifreddi "Perché non possiamo essere cristiani (E meno che mai cattolici)", Longanesi, e voglio fare alcune considerazioni sul libro.

Odifreddi_ruini.jpg

Ho trovato il libro interessante e arguto. Ne consiglio la lettura a tutti i cristiani. Dopo averti consigliato la lettura del libro di Piergiorgio Odifreddi e averti "avvelenato" con i fumi di quel libro, ci vuole l'antidoto, per salvarti. Ti consiglio allora la lettura del libro di Camillo Ruini: "Chiesa contestata, 10 tesi a sostegno del cattolicesimo", Piemme, un libro di fede che invita alla testimonianza pubblica dei valori cristiani, sul versante opposto a quello di Odifreddi.

Immagine degradata delle copertine dei libri
Clicca sulla foto degradata per il video musicale

Per quanto riguarda Odifreddi e il suo libro, mi rivolgo direttamente allo scrittore, per cercare di fargli capire il significato di alcuni avvenimenti tratti dal Vangelo, dei quali sembra non percepire il messaggio. Avrei molto da dirgli, tuttavia qui voglio andare avanti con pochi passi alla volta.

A pag. 114-115 del libro, capitolo "Il Figlio", Odifreddi dice:"Qualcuno dei miracoli è poi semplicemente un controsenso, come il seccare un fico solo perché "colpevole" di non avere frutti fuori stagione, in uno scatto d'ira causato dal non aver ancora fatto colazione: e cita i versi del Vangelo in merito dei quali ho già commentato in precedenti pagine di questo sito. Poi prosegue: "O il compiere un contorto prodigio per poter furbescamente pagare le tasse agli esattori:": e qui cita il passo evangelico Matteo:17-27 " Ma perché non si scandalizzino, va' al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te". Fa riferimento al pagamento della tassa del Tempio. Poi Odifreddi si risponde: " Il motivo per cui uno in grado di far miracoli non potesse, più semplicemente e direttamente, materializzare la moneta necessaria fa evidentemente parte dei misteri della fede".

Appunto: "misteri della fede". Se Gesù avesse materializzato la moneta seduta stante, probabilmente non sarebbe passato il messaggio che Gesù voleva farci avere. Odifreddi ha ragione. In tempo di risparmio energetico e del "tutto e subito", il miracolo di Gesù è poco efficiente e poco logico.

Ma il messaggio che Gesù ci ha voluto dare con la moneta nella bocca del pesce è

profetico

e riguarda anche Odifreddi che ne è una delle dimostrazioni. Cercherò di spiegarlo secondo la mia sensibilità spirituale.

Chi è il primo pesce che viene pescato da Pietro? Chi rappresenta? Rappresenta Gesù, secondo me (il secondo pesce è Pietro stesso). Del resto non dimentichiamo che ai tempi di Gesù si stava per entrare nell'era della costellazione dei pesci, secondo la precessione degli equinozi e i pesci sono due.

parole greche ????? Ichthys nel pesce Gesù
Il simbolo del pesce, il cui nome in greco è l'acrostico di Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore ( ?????? ??????? ???? ???? ????? ). Il termine ichthýs è la traslitterazione in caratteri latini della parola in greco antico ?????, "pesce", ed è un simbolo religioso del cristianesimo.

Il primo pesce che abbocca è Gesù stesso. Aprire la bocca al pesce cosa può voler significare? Può significare farlo parlare (anche se i pesci non parlano), metaforicamente parlando, aprire la bocca può avere un significato di parlare, dire, raccontare. Quindi Pietro pesca Gesù e lo fa parlare, nel senso di evangelizzare o comunque raccontare e diffondere il suo messaggio e mentre lo fa parlare, cioè gli apre la bocca, trova una moneta d'argento. Che cosa può rappresentare la moneta d'argento? Una ricchezza, sia in senso materiale, sia in senso spirituale. La Storia dimostra che Pietro facendo parlare Gesù ha trovato una ricchezza che materialmente possiamo riconoscere nel "Obolo di San Pietro". E questo non lo possiamo negare.

Anche Odifreddi, con il suo libro, ha fatto "parlare" Gesù, gli ha aperto la bocca e ha trovato la moneta d'argento, rappresentata dagli introiti derivanti dalle centinaia di migliaia di copie vendute del suo libro (140.000 copie in due mesi). Questo "miracolo", Piergiorgio Odifreddi non lo può negare, ma può constatare di persona la veridicità profetica del messaggio di Gesù. Io mi auguro che Odifreddi possa trovare, con questa spiegazione, quell'aiuto verso la comprensione della Parola di Dio, verso quella ricchezza che non è solo materiale, fatta di soldi, ma è anche spirituale, proveniente da Dio e dalla fede in Lui. E' quella la vera ricchezza.

Bene. Ora, Odifreddi dovrebbe prendere quella "moneta" e andare a pagare la tassa del tempio (non la tassa dello Stato, ma la tassa del tempio) per lui e per Gesù. Cosa vuol dire pagare la tassa per il tempio ? Se Gesù avesse materializzato quella moneta seduta stante, Pietro non gli avrebbe aperto la bocca e non avrebbe trovato la moneta d'argento e nemmeno Odifreddi avrebbe potuto avere del materiale sul quale scrivere il libro che ha venduto parecchie migliaia di copie. Il discorso vale per Odifreddi, ma anche per Vittorio Messori, per Luigi Cascioli, per Corrado Augias, ecc. ma vale soprattutto per Pietro.

La moneta d'argento l'avete o non l'avete trovata? Se l'avete trovata, non date scandalo, pagate la tassa del tempio, cioè riconoscete a Dio quello che è di Dio, date a Dio ciò che è di Dio, anche se "i figli non sono obbligati a pagare le tasse" (Matteo 17,26). Odifreddi, tu sei figlio di Dio? Ritieni ancora un controsenso quel miracolo? Gesù, alla fine, ha pagato la tassa con la vita, pur essendo il Figlio di Dio.